Paolo VI definì la politica “La più alta forma di carità”. Per contro, nella situazione attuale, siamo di fronte ad un affievolirsi sempre più vistoso dell’interesse per la realtà e a volte vince una passività che paralizza. Questo rischia di allontanare anche dalla politica. In un contesto simile, risulta interessante e stimabile l’iniziativa di chiunque, giocando libertà e responsabilità, si metta al servizio della propria città e dei propri concittadini.
Tavola rotonda con alcuni sindaci e amministratori locali: Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Gabriele Cortesi, vice sindaco di Seriate, Luigi Fenaroli, sindaco di Barzana, Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità Montana Valle Brembana e Giuseppe Togni, sindaco di Cavernago
Che cosa può far ripartire il nostro paese, diviso, litigioso e con prospettive di crescita praticamente nulle? Come è possibile per ognuno riprendere fiducia e ricominciare a sperare? Attraverso alcune testimonianze si vuole documentare il valore sociale, educativo e politico di esperienze in cui il soggetto, accettando le sfide poste dalle circostanze storiche e attraverso il suo “lavoro minuto”, contribuisce, di fatto, al bene comune di un paese.
Partecipano:
Giuseppe De Rita, presidente Censis
Ferruccio Bonacina e Claudia Zini, titolari 3B Meccanica di Urgnano
Don Roberto Trussardi, direttore Caritas diocesana di Bergamo – Partner dell’ Accademia per l’Integrazione
l problema del male e della sofferenza innocente ha sempre interrogato l’essere umano. Negli ultimi tre secoli, invece, questo problema è diventato domanda sulla bontà e l’esistenza stessa di Dio. Come mai un Dio buono può permettere questo? Il libro biblico di Giobbe ripropone il problema della sofferenza in un modo molto efficace e attuale, come si vede dal fatto che è una delle opere più riprese dalla letteratura contemporanea. La mostra aiuta a riflettere e a stare di fronte alle domande più urgenti che nascono dal dolore e dalla morte, senza per forza trovare una risposta ma scoprendo la possibilità di avere un Tu a cui rivolgerle.
La mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2018
Partecipano:
mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo
Mario Melazzini, Direttore Scientifico Centrale degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa SB
Con Fabio Zulli e Claudia Gambino, voce e rumori scenici
Andrea Inchierchia, chitarra e paesaggi sonori elettroacustici
Due fra le più famose creazioni artistiche di Luigi Pirandello vengono in questa occasione inanellate in un melologo, genere da tempo frequentato dal giovane attore Fabio Zulli. La musica crea paesaggi sonori nei quali si muove la narrazione teatrale come all’interno di una scenografia. Così l’attaccamento alla vita di un malato di cancro de L’uomo dal fiore in bocca, troverà la sua naturale esplosione nello stupore di Ciàula, disgraziatissimo facchino di miniera di fronte allo spettacolo della luna piena. La congiunzione dei due tempi conduce lo spettatore a riflettere sulla natura del proprio cuore fatto per la bellezza totale come quello di tutti – ma proprio tutti – i suoi fratelli uomini.
In collaborazione con deSidera Teatro
Presidente Censis.
Titolare 3B Meccanica
Titolare 3B Meccanica
Direttore Caritas diocesana di Bergamo – Partner dell’ Accademia per l’Integrazione
Vescovo di Bergamo.
Direttore Scientifico Centrale degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa SB
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