NESSUNO SI ACCONTENTA SEMPLICEMENTE DI VIVERE. VOGLIAMO VIVERE PER QUALCOSA

“Per ciò stesso che uno vive cinque minuti, afferma l’esistenza di un quid per cui valga la pena in fondo in fondo vivere questi cinque minuti”, affermava don Luigi Giussani in uno dei suoi più importanti scritti (“Il Senso Religioso”) ed è così per ognuno di noi in qualunque cosa faccia. Magari è distratto, superficiale, non ci pensa, ma ‘in fondo in fondo’ ciascuno si muove per qualcosa, per una soddisfazione, per essere felice. Ma per che cosa ci muoviamo? Che cosa ci soddisfa e ci rende felici? Per che cosa ci diamo da fare tutto il giorno? Sono le domande che in un modo o nell’altro affiorano dal nostro cuore: “Non ci accontentiamo semplicemente di vivere. Vogliamo vivere per qualcosa”. Si tratta dunque di capire se la risposta che ci diamo è all’altezza del nostro desiderio, se lo colma, anche solo in parte. In una bellissima poesia Montale dice: “tutte le immagini portano scritto: ‘più in là’!”. Ecco, ci si alza al mattino con il desiderio di essere continuamente stupiti da quello che succede, perché lo stupore è segno che si è davanti a Qualcosa di più grande, di ‘più in là’. Abbiamo bisogno di incontrare Qualcosa o Qualcuno che dia senso e gusto a tutta la nostra vita, che cambi il nostro modo di “di guardare il cielo e la terra, di alzarsi al mattino o di andare a letto alla sera; di andare al lavoro, di affrontare la pesantezza di una incongruenza, di un dubbio che viene, di un interrogativo che grava sul cuore; di stare davanti alla morte e davanti a una vita che nasce” (don Giussani da “Generare tracce nella storia del mondo”). Quel Qualcosa o Qualcuno è già presente nel nostro desiderio e anche nella nostra vita: ci muove nella volontà di capire le urgenze che avvertiamo e ci rende capaci di incontrare persone ed esperienze interessanti, perché ci aiutano a guardare tutto – società, politica, economia, cultura – con un giudizio nuovo, profondo, costruttivo e pieno di speranza. I relatori invitati, le mostre, gli spettacoli rappresentano un contributo prezioso affinché innanzitutto ognuno di noi – insieme alla città – continui a imparare, crescere, e a scoprire quel grande e affascinante Mistero per cui ‘in fondo in fondo’ val la pena vivere.

 

 

Programma

MOSTRE

ORARI
14 giugno 18.30 – 22.30 | 15 giugno 10.30 – 22.30 | 16 giugno 11.30 – 22.00

| “NON COME MA QUELLO”
Famiglie e artisti nella sorpresa della gratuità

“Che cosa (o Chi) genera e sostiene la gratuità dell’accoglienza?

Famiglie per l’accoglienza, associazione che raccoglie migliaia di famiglie che in quarant’anni hanno aperto le porte della propria casa a bambini, giovani e adulti in difficoltà, ha chiesto a 14 artisti di condividere per qualche tempo la vita di alcune di quelle famiglie e di mettere a disposizione il proprio linguaggio espressivo per rileggere la loro esperienza, dando forma e voce al “miracolo dell’ospitalità” di cui sono stati testimoni.

Famiglie fragili come case di legno, che un solo colpo di vento potrebbe far crollare, ma al contempo famiglie saldamente ancorate in un avvenimento, “quello” che è accaduto in principio e che continuamente si rinnova, generando una dimora, una tenda che accompagna il cammino di chi le abita. Famiglie intrecciate come nodi di una grande rete: questa mostra nasce nell’intento di restituire a tutti la bellezza di quell’incontro e del loro legame.”

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| “COSA CI MANCA? BELLA DOMANDA”
In dialogo con la musica contemporanea

“La mostra è realizzata da un gruppo di giovani studenti e adulti di Bergamo, che hanno costruito un dialogo tra loro e tante delle canzoni che sono soliti ascoltare, cercando qualcosa di vero su se stessi e sull’uomo. Il percorso parte dalle domande e dalla ricerca di felicità che appartengono agli uomini di ogni tempo, ben documentate dalle canzoni di oggi, e tenta di scoprire se esiste una risposta alla nostra inesauribile ricerca.”

 

|TU”
La luce nella cura

“Creata e realizzata dall’Associazione Bergamo Incontra, la mostra è un viaggio per guardare in faccia il grido delle persone che soffrono e l’inaspettata bellezza che nasce vivendo con loro, fino al fondo del desiderio di felicità e di vita che è di tutti. Vicino a noi, spesso invisibili, ci sono luoghi del prendersi cura, isole di autentica bellezza e umanità. La mostra non sposa formule, ma dà voce a testimoni, per scoprire di cosa è fatta quella luce che abbiamo visto e che desideriamo illumini le nostre vite.”

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I DIALOGHI CHE AFFRONTEREMO

Informazioni

RISTORAZIONE

Borgo Sant’Agostino – Ristoranti Estivi Bergamo Alta:Scarica i menù

 

DOVE SIAMO

Ci troviamo in Piazzale Sant’Agostino, Bergamo

 

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