Sentierone e Piazza Dante | Bergamo
28-30 giugno 2019
Il tema scelto quest’anno nasce da una riflessione sul clima oggi diffuso di confusione e paura, che può essere sintetizzato dalla frase del sociologo Ulrick Beck (1944 – 2015): “Su una frase la maggioranza delle persone si trova d’accordo […] – Non capisco più il mondo –”, oppure dal rapporto Censis 2018, che arriva a descrivere gli italiani come ‘incattiviti’.
Di fronte a una situazione così chi non prova il desiderio di una vera novità? Ma come rimettere in moto di nuovo il nostro cuore? Abbandonare cinismo, delusione e ricominciare a sperare? Come riavviare un dialogo?
Rispetto a tali interrogativi una frase del Vangelo ci è sembrata pertinente e incalzante, tanto da proporla come titolo della manifestazione di quest’anno. Ė la domanda di Nicodemo a Gesù: “Può un uomo rinascere quando è vecchio?” Come Nicodemo anche noi spesso ci ritroviamo chiusi nella nostra cultura, nei nostri pregiudizi, condizionati dalla mentalità dominante, ma non riusciamo a soffocare la necessità che qualcosa di nuovo riaccada, che la vita possa rifiorire continuamente.
Attraverso incontri, mostre, testimonianze desideriamo portare il nostro contributo per percorrere una strada insieme a chi, come noi, condivide la domanda di Nicodemo.
SCARICA IL PROGRAMMAInaugurazione
18:00
"Le Lettere di Nicodemo. La vita di Gesù" Invito alla lettura del libro di Jan Dobraczynski. Con M. Campiotti
a seguire
Può un uomo nascere di nuovo quando è vecchio? Incontro con Jesús Carrascosa
21:15
Una presenza al bisogno del mondo. Perchè fare famiglia, stabilire rapporti duraturi? Che senso ha impegnarsi per il bene comune? - tavola rotonda
11:00
Ė possibile un nuovo inizio? Incontro con G. De Rita, F. Bonacina, C. Zini, don R. Trussardi
15:30
C'è qualcuno che ascolta il mio grido? Giobbe e l'enigma della sofferenza. Presentazione della mostra. Partecipa: mons. F.Beschi e M.Melazzini
18:00
Eccola là, la luna. Melologo elettroacustico da Pirandello - In collaborazione con deSidera teatro
21:30
Santa Messa - celebra mons. Francesco Beschi
10:30
La verità nasce dalla carne. Presentazione del libro di don Luigi Giussani, con C. Di Martino
12:00
Pranziamo insieme!
13:00
La giovane Africa e la vecchia Europa: destini incrociati? Esperienze in atto per una collaborazione reale. Con A. Sella, S. Diallo, M. Ricci
15:30
Carità: un guadagno per sé e per il mondo Dialoghi e testimonianze. Partecipano i ragazzi di Gioventù Studentesca e i volontari di alcune opere di carità della città.
17:30
Con la forma del romanzo epistolare Nicodemo racconta a Giusto, suo antico maestro e amico, le sue più intime vicende familiari (l’amore, la malattia e l’agonia della moglie) intrecciandole con il racconto della vita di Gesù, un uomo che lo affascina e lo interroga. Nicodemo è ferito dalla malattia della moglie e giudica questa prova ingiusta e un ostacolo alla sua realizzazione. Tuttavia proprio la sofferenza di Ruth lo obbliga ad uscire dal “già saputo”, per cercare qualcosa o qualcuno che lo possa salvare, che risponda al suo vero desiderio di compimento. Il romanzo di Dobraczyński, dopo più di 60 anni dalla sua uscita, in un mondo pieno di ferite come il nostro, si presenta come una novità, perché documenta che proprio dalla ferita può diventare possibile anche per noi intercettare il vero.
Partecipa:
Michele Campiotti, membro del Consiglio di Presidenza di Comunione e Liberazione
Con l’ incontro serale ci aiutiamo a entrare nel vivo del tema della manifestazione per scoprire insieme l’attualità della domanda di Nicodemo: in una situazione come quella attuale, dominata da confusione, smarrimento e sempre più spesso da paura, come trovare la forza di resistere, la volontà di cambiare? A chi guardare? Come non soffocare il desiderio di una vera novità? Ma è ancora possibile crederci, abbandonare il cinismo, la delusione e ricominciare a sperare?
Partecipa:
Jesús Carrascosa, docente di filosofia
Paolo VI definì la politica “La più alta forma di carità”. Per contro, nella situazione attuale, siamo di fronte ad un affievolirsi sempre più vistoso dell’interesse per la realtà e a volte vince una passività che paralizza. Questo rischia di allontanare anche dalla politica. In un contesto simile, risulta interessante e stimabile l’iniziativa di chiunque, giocando libertà e responsabilità, si metta al servizio della propria città e dei propri concittadini.
Tavola rotonda con alcuni sindaci e amministratori locali: Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Gabriele Cortesi, vice sindaco di Seriate, Luigi Fenaroli, sindaco di Barzana, Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità Montana Valle Brembana e Giuseppe Togni, sindaco di Cavernago
Che cosa può far ripartire il nostro paese, diviso, litigioso e con prospettive di crescita praticamente nulle? Come è possibile per ognuno riprendere fiducia e ricominciare a sperare? Attraverso alcune testimonianze si vuole documentare il valore sociale, educativo e politico di esperienze in cui il soggetto, accettando le sfide poste dalle circostanze storiche e attraverso il suo “lavoro minuto”, contribuisce, di fatto, al bene comune di un paese.
Partecipano:
Giuseppe De Rita, presidente Censis
Ferruccio Bonacina e Claudia Zini, titolari 3B Meccanica di Urgnano
Don Roberto Trussardi, direttore Caritas diocesana di Bergamo – Partner dell’ Accademia per l’Integrazione
l problema del male e della sofferenza innocente ha sempre interrogato l’essere umano. Negli ultimi tre secoli, invece, questo problema è diventato domanda sulla bontà e l’esistenza stessa di Dio. Come mai un Dio buono può permettere questo? Il libro biblico di Giobbe ripropone il problema della sofferenza in un modo molto efficace e attuale, come si vede dal fatto che è una delle opere più riprese dalla letteratura contemporanea. La mostra aiuta a riflettere e a stare di fronte alle domande più urgenti che nascono dal dolore e dalla morte, senza per forza trovare una risposta ma scoprendo la possibilità di avere un Tu a cui rivolgerle.
La mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2018
Partecipano:
mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo
Mario Melazzini, Direttore Scientifico Centrale degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa SB
Con Fabio Zulli e Claudia Gambino, voce e rumori scenici
Andrea Inchierchia, chitarra e paesaggi sonori elettroacustici
Due fra le più famose creazioni artistiche di Luigi Pirandello vengono in questa occasione inanellate in un melologo, genere da tempo frequentato dal giovane attore Fabio Zulli. La musica crea paesaggi sonori nei quali si muove la narrazione teatrale come all’interno di una scenografia. Così l’attaccamento alla vita di un malato di cancro de L’uomo dal fiore in bocca, troverà la sua naturale esplosione nello stupore di Ciàula, disgraziatissimo facchino di miniera di fronte allo spettacolo della luna piena. La congiunzione dei due tempi conduce lo spettatore a riflettere sulla natura del proprio cuore fatto per la bellezza totale come quello di tutti – ma proprio tutti – i suoi fratelli uomini.
In collaborazione con deSidera Teatro
Celebra Mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo
La Verità nasce dalla carne (1988-1990), terzo volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, raccoglie le lezioni e i dialoghi di don Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione della fine degli anni ’80. Qual è la natura del cristianesimo? Il significato ultimo della vita cui il cuore di ogni uomo aspira è diventato un uomo: ecco, il cristianesimo è questo avvenimento. Ma non è solo un passato: Cristo, Dio fatto uomo, si rende udibile e tangibile oggi attraverso la precarietà di una carne, quella di una compagnia fatta di persone come tutte le altre, eppure diverse, con una umanità trasformata, più compiuta, desiderabile, che si può incontrare nelle piazze e negli ambiti di vita di tutti. E rimane nella storia attraverso la carne di coloro che Egli sceglie e che lo riconoscono, rendendosi così presente ai nostri bisogni e alle nostre fragilità.
Partecipa: Carmine di Martino, docente di filosofia teoretica Università degli Studi di Milano.
Da una parte la nostra Europa, prevalentemente su posizioni difensive rispetto all’ondata migratoria.
Dall’altra il popolo africano, ora in fuga da un continente da secoli martoriato e depredato, ma giovane, vigoroso, in corsa verso un futuro non lontano che lo vedrà protagonista. E l’Italia? Terra geograficamente protesa verso le coste africane, invece di preoccuparsi esclusivamente di arginare “l’invasione”, non potrebbe cominciare a immaginare se stessa come alleata della ‘fioritura’ africana? Rifiorendo essa stessa? Può un continente rinascere quando è vecchio?
Partecipano:
Agostino Sella, presidente don Bosco 2000
Seny Diallo, coordinatore in Senegal dell’Associazione don Bosco 2000
Maria Ricci, responsabile Private Partnership Avsi
Casa di riposo di via Gleno. Un gruppo di ragazzi delle scuole superiori, insieme ad alcuni amici adulti, una volta al mese trascorre del tempo con gli anziani di un paio di reparti: due chiacchiere, la merenda, e poi si canta insieme. Ogni volta che escono da lì, con qualsiasi stato d’animo siano entrati, si scoprono diversi, contenti, sebbene feriti dalla sofferenza degli ospiti della casa e impotenti anche solo ad alleviarla: nuovi, rinati, descrivono tanti piccoli fatti di questa rinascita, a partire dall’attenzione, dalla pazienza, dalla libertà insolite con cui hanno vissuto quell’oretta e mezza. Una domanda esplode in loro: “Perché? Cosa succede qui? perché noi, che spesso ci sentiamo già vecchi e annoiati, qui rinasciamo?” In questa esperienza accade qualcosa in grado di cambiarli e invadere la loro quotidianità.
E’ una speranza che sicuramente molte altre persone sperimentano nella nostra città, quando vivono gesti di carità; e che si estende a tutta l’Italia e oltre in occasione di giornate come quella della Colletta alimentare, a fine novembre: chiunque vi abbia aderito lo può testimoniare. Lì si scopre che, in modo identico a quanto accade per i ragazzi e gli adulti che vanno al Gleno, gesti di carità apparentemente piccoli e insignificanti aprono una prospettiva nuova per tutta la società, rompendo gli schemi, la rassegnazione e il cinismo. Una tavola rotonda per dialogare con domande e testimonianze su questa strana pienezza e sulla sua portata per il mondo.
Partecipano i ragazzi di Gioventù Studentesca e i volontari di alcune opere di carità della città
Giobbe e l’enigma della sofferenza
A cura di Ignacio Carbajosa e Guadalupe Arbona.
Il problema del male e della sofferenza innocente ha sempre interrogato l’essere umano. Negli ultimi tre secoli, invece, questo problema è diventato domanda sulla bontà e l’esistenza stessa di Dio. Come mai un Dio buono può permettere questo? Dal terremoto di Lisbona nel 1755, ai più recenti attentati terroristici, senza dimenticare i campi di concentramento del secolo XX, i grandi incidenti aerei, i disastri naturali o la sofferenza dei bambini nelle guerre.
Il libro biblico di Giobbe ripropone il problema della sofferenza in un modo molto efficace e attuale, come si vede dal fatto che è una delle opere più riprese dalla letteratura contemporanea.
La mostra ripropone il grido di Giobbe in dialogo col grido dei nostri coetanei fino ad arrivare a quel litigio che l’uomo di Us (e l’uomo moderno) presenta a Dio.
La risposta divina non è stata una spiegazione, ma una presenza buona. Quando, verso la fine del libro, compare Dio, non fornisce nessuna risposta alle domande di Giobbe. Lo mette davanti allo spettacolo della creazione che rimanda a una presenza creatrice che lui aveva dato per scontata. «Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto», conclude Giobbe. Adesso ha un Tu a cui rivolgere le sue domande sul dolore. Con Gesù, volto concreto della misericordia del Padre, è entrata nella storia una Presenza buona che ci permette di guardare in faccia le nostre sofferenze nell’orizzonte delle sofferenze assunte dal Figlio di Dio. Al di fuori di questa storia particolare, la ragione dell’uomo, davanti all’enigma del dolore, è abbandonata a una solitudine spaventosa.
“L’educazione sia integrata tra testa, cuore e mani” Papa Francesco Ogni anno la manifestazione dedica uno spazio speciale offerto ai più piccini e alle loro famiglie: i bambini possono partecipare a diverse attività educative e creative pensate per approfondire conoscenze nuove attraverso la sperimentazione individuale, di gruppo e l’esperienza del fare. Uno spazio dove i bambini insieme ai loro genitori hanno la possibilità di stare insieme, giocare e imparare divertendosi.
Un ampio spazio di BergamoIncontra completamente rinnovato, all’interno di piazza Dante, è dedicato alla ristorazione. L’offerta è per tutti i gusti: rosticceria, forneria, piatti caldi e freddi cucinati al momento, con menù rivolti a grandi e piccini, senza tralasciare le delizie locali. Tavoli all’aperto e al coperto pronti ad accogliere giovani e famiglie a prezzi contenuti , con un occhio di riguardo per la qualità e la convivialità.
Melologo elettroacustico da Pirandello (L’uomo dal fiore in bocca/Ciàula scopre la luna) Di Luigi Pirandello Con Fabio Zulli, voce e rumori scenici Andrea Inchierchia, chitarra e paesaggi sonori elettroacustici Due fra le più famose creazioni artistiche di Luigi Pirandello vengono in questa occasione inanellate in un melologo, genere da tempo frequentato dal giovane attore Fabio Zulli. La musica crea paesaggi sonori nei quali si muove la narrazione teatrale come all’interno di una scenografia. Così l’attaccamento alla vita di un malato di cancro de L’uomo dal fiore in bocca, troverà la sua naturale esplosione nello stupore di Ciàula, disgraziatissimo facchino di miniera di fronte allo spettacolo della luna piena. La congiunzione dei due tempi conduce lo spettatore a riflettere sulla natura del proprio cuore fatto per la bellezza totale come quello di tutti, ma proprio tutti, i suoi fratelli uomini
Ogni anno in BergamoIncontra trova spazio una
libreria temporanea realizzata in collaborazione con la
libreria Buona Stampa – Qualcosa di più di Bergamo. Sono
proposti libri e documentazione di approfondimento
sui temi trattati durante BergamoIncontra,
nonché una selezione di titoli originali.
Dal 2015 è stata inaugurata una sezione dedicata ai
bambini in collaborazione con lo spazio BimbIncontra.
Bergamo [incontra]